Con il Parlamento al lavoro sulla riforma del Codice della strada e il Collegato ambientale della legge di stabilità 2014 che prevede l’introduzione di “buoni” per le persone che usano mezzi di trasporto sostenibili per andare al lavoro o a scuola, il 2014 si era chiuso con una ventata di novità e speranza sul fronte della mobilità.
bici
Se pensate che qualche anno di troppo sia un buon motivo per smettere di andare in bicicletta, vi sbagliate. Grazie al progetto “Cycling without age” lanciato da Ole Kassow, abitante di Copenaghen e ciclista appassionato, anche gli anziani possono rivivere l’emozione di viaggiare su due ruote. L’idea, che ha già fatto il giro del mondo e ha attivato iniziative simili in ben 57 città, è nata per caso da un incontro fortuito con Thorkild, un novantasettenne ospite di una casa di riposo della capitale danese.
Con circa 300 mila chilometri percorsi in bicicletta, dal 1 al 31 maggio, quest’anno sono stati i cittadini di Varsavia ad aggiudicarsi la European Cycling Challenge 2014. La competizione, giunta ormai alla terza edizione, ha visto una partecipazione da record anche in Italia, con ben 9 città in gara: Bologna, Bolzano, Cagliari, L’Aquila, Padova, Pomezia, Rimini, Roma e undici comuni dell’hinterland torinese.
Duemila chilometri sulla via Francigena, 100 ciclisti, 28 tappe e una montagna di libri: sono alcuni dei numeri che caratterizzano il primo Giro d’Italia in 80 librerie (e biblioteche), promosso dalla casa editrice Marcos y Marcos. Il progetto, nato da un’idea dell’associazione Letteratura rinnovabile con il contributo della Regione Toscana e di Snam, vede la collaborazione di editori, librerie, biblioteche e scuole.
Torna domenica 11 maggio l’appuntamento con la giornata nazionale della bicicletta, indetta dal ministero dell’Ambiente. Un evento pensato per sensibilizzare e promuovere iniziative a favore di una mobilità più salutare, ecologica e sostenibile. In particolare, questa edizione è l’occasione per consentire ai cittadini di provare l’esperienza di muoversi per le strade della propria città senza inquinare, praticando esercizio fisico e facendo così bene a se stessi, agli altri e all’ambiente. A cominciare dai più piccoli, veri protagonisti della giornata.
Ogni sera lunghi e noiosi talk show dedicati a possibili scenari per far ripartire l’economica mondiale, bombardati da improbabili guru che ci danno la loro ricetta per rilanciare il Paese. Eppure su questo tema c’è un dato che potrebbe essere d’aiuto per la nostra economia letargica: in Italia si vendono più biciclette che automobili. Non accadeva da ben 48 anni.
Più di 160 milioni di sterline, quasi 200 milioni di euro, per incentivare e facilitare l’uso delle due ruote in Gran Bretagna. È il premier David Cameron a esporsi in prima persona nella battaglia per il rilancio della bici, proseguendo nella direzione indicata dalla commissione parlamentare bipartisan creata ad hoc alcuni mesi fa (azioni quotidiane aveva seguito la vicenda nel dossier “bici e città”).
L’obbligo del caschetto protegge i ciclisti dai traumi cranici, ma contano anche la sicurezza del traffico e la qualità delle piste ciclabili. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio canadese pubblicato sulla rivista medico-scientifica British Medical Journal, mentre 6 delle 10 province del Paese nordamericano stavano implementando un po’ alla volta la normativa che rendeva obbligatorio il casco protettivo.
Comincia oggi a Vienna "Velo-city 2013, The sound of cycling- Urban Cycling Cultures" la conferenza internazionale più importante e prestigiosa al mondo sulla pianificazione e il supporto all'uso della biciletta in città. L'incontro vede la presenza di 1200 delegati da tutto il mondo, riuniti nella capitale austriaca fino a venerdì 14.
Che il comparto automobilistico sia in difficoltà, è un fatto ormai noto da tempo. Un po’ meno scontati sono invece gli ultimi dati sulle vendite di biciclette, che delineano un mercato in rapida evoluzione e una sensibilità più attenta a modelli di trasporto urbano alternativi e sostenibili. Complici la crisi economica e l’aumento dei prezzi dei carburanti, nel corso degli ultimi 12 mesi gli spostamenti in macchina si sono ridotti del 16% e, per il secondo anno consecutivo, le compravendite delle due ruote hanno superato quelle delle auto.