Dà l’occasione per fare esercizio fisico all’aria aperta, aumenta la vivibilità delle città, il benessere e la socialità della popolazione, può contribuire a migliorare lo stile di vita alimentare grazie ai prodotti degli orti urbani. Il verde in città è un fattore importante per la promozione della salute: un concetto già affrontato nel 2006 nel documento dell’Oms “Promoting physical activity and active living in urban enviroments” (pdf 1 Mb) e recentemente appro
città
Sanità e urbanistica, da sempre compagne di strada.
Provenienti da trenta diversi Paesi, oltre 90 Comuni appartenenti alla rete delle “città sane” dell’Organizzazione mondiale della sanità si incontrano ad Atene per parlare di salute e sviluppo sostenibile. Dal 22 al 25 ottobre, la capitale greca ospita la nuova edizione dell’International healthy cities conference.
Stimolare il confronto e la produzione di nuove idee per fare di Treviso una città favorevole al gioco, all’interazione sociale e alla salute. In occasione della settimana dello sport e della consapevolezza (9-14 settembre), il dipartimento di Prevenzione della Ulss 9 e la Rete trevigiana per l’attività fisica “Lasciamo il segno” - in collaborazione con l’Associazione culturale pediatri, l’Associazione Moving School 21 e l’Associazione 3viso3 - organizzano per giovedì 11 settembre un workshop aperto alla cittadinanza.
Con meno auto in circolazione e più mobilità sostenibile, migliora la qualità dell’aria delle nostre città. Crescono le aree verdi, ancora in affanno invece il trasporto pubblico, spesso costretto a fare i conti con i tagli dei tanti Comuni alle prese con problemi di bilancio.
Dalle scelte e dagli investimenti sui servizi pubblici di trasporto, ai cambiamenti degli stili di vita della popolazione cittadina; dalla gestione di emissioni e consumi, alla logistica del trasporto merci e allo sviluppo di un modello urbano sostenibile.
Riportare la bellezza e la socialità del gioco al centro della vita quotidiana delle nostre città, magari in combinazione con un po’ di sano esercizio fisico all’aria aperta. È la sfida di alcune recenti esperienze locali, forse poco note, ma che rappresentano modelli interessanti e alternativi per valorizzare gli spazi urbani e rinsaldare le relazioni sociali in città.
«Se da domani a Barcellona si appendessero le chiavi dell’auto al chiodo e si montasse in bici…»; «se la qualità dell’aria in città migliorasse…». Non è il “gioco dei se” di una scolaresca spagnola in gita, né una serie di domande poste di fronte al solito improbabile plastico in tv. È invece la formulazione delle ipotesi di studio secondo un rigoroso modello probabilistico, l’Health Impact Assessment.
Modificare in modo radicale il Codice della strada per venire incontro alle esigenze della cosiddetta “utenza debole”, pedoni e ciclisti in primis. La richiesta formale arriva dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), nel corso di un incontro a Roma durante il quale è stata presentata una proposta articolata per la commissione Trasporti della Camera e il Governo.
“Dieci anni di trekking, tra passato e futuro”. È con questo slogan che giovedì 31 ottobre si celebra in tutta Italia la decima edizione della giornata nazionale del trekking urbano. 35 le città che hanno aderito, con una serie di iniziative ed eventi che in alcuni casi si prolungano nel fine settimana, fino a domenica 3 novembre.