La capitale dell’Estonia, Tallin, ha deciso di rendere gratuiti i trasporti pubblici dall’inizio del 2013. Il costo, 2 milioni di euro per le casse comunali, verrà assorbito in parte nelle spese complessive del Comune e in parte calcolando l’arrivo di nuovi cittadini attratti da questa scelta.
trasporti pubblici
Dall’industria metalmeccanica per la costruzione di treni e biciclette al rilancio di professioni legate ai servizi come conducenti, bigliettai, addetti alle pulizie e alla sicurezza. Ma anche l’impiego di figure con competenze progettuali, ingegneristiche e di design. Senza dimenticare il mondo di tecnologi e informatici per la gestione e la logistica della mobilità, o gli sviluppatori di veicoli a basse emissioni. Infine, si fanno largo inedite professioni per inventare e proporre soluzioni amministrative e gestionali per servizi come il car e bike sharing.
È probabilmente vero che la filosofia che ruota attorno alla sostenibilità sia lontana dal consumismo più esasperato. Ma non si può certo affermare che sia ostile o disinteressata agli investimenti, allo sviluppo economico e, in ultima analisi, al profitto.
“Copenhagen, city of cyclist”, recita con fierezza lo spot promozionale della città danese. Da circa un secolo, la bella capitale nordica ha fatto del trasporto in bicicletta il suo punto di forza, divenendo esempio di eccellenza per la mobilità sostenibile in tutta Europa. Ma che cosa accadrebbe, se si potesse applicare questo sistema vincente anche alle altre capitali europee?
«Andare in città in auto? Che stupidata! Perché, se puoi prendere il tram?».