Con il Parlamento al lavoro sulla riforma del Codice della strada e il Collegato ambientale della legge di stabilità 2014 che prevede l’introduzione di “buoni” per le persone che usano mezzi di trasporto sostenibili per andare al lavoro o a scuola, il 2014 si era chiuso con una ventata di novità e speranza sul fronte della mobilità.
intermodalità
Una particolare tipologia di spostamento, realizzata grazie a una combinazione di mezzi di trasporto diversi. È la cosiddetta “intermodalità”, sempre più sostenuta dalle politiche urbane che mirano a promuovere una mobilità sostenibile ed ecologica per le nostre città.
Meno traffico e smog, più salute e movimento. Un’utopia per un Paese come l’Italia dove, nonostante la crisi, secondo l’Istat circolano ancora più di 600 auto ogni mille abitanti? La soluzione in realtà c’è e si chiama “intermodalità”. Si tratta della possibilità di lasciare a casa il veicolo privato e utilizzare diversi mezzi di trasporto (bici, a piedi, metropolitana, treno, autobus ecc) per effettuare gli spostamenti quotidiani, rendendo così meno caotiche e inquinate le nostre città.
La pedonalizzazione completa di tre piazze, l’ampliamento h24 della zona a traffico limitato per l’accesso in città, la realizzazione di parcheggi di scambio, l’attivazione di bus navetta per il centro. Quando, nel maggio scorso, la Giunta comunale di Pistoia decide di aderire al concorso “Città amiche del camminare 2013” bandito da ministero dell’Ambiente e Federtrek, sono già in corso una serie di iniziative mirate alla promozione della mobilità attiva e intermodale.