Spegnete i motori: è ora di andare a piedi. Domenica 12 ottobre ritorna in tutta Italia il consueto appuntamento con la Giornata nazionale del camminare, l’iniziativa ideata e organizzata dall’ente di promozione sociale FederTrek - Escursionismo e ambiente.
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Con meno auto in circolazione e più mobilità sostenibile, migliora la qualità dell’aria delle nostre città. Crescono le aree verdi, ancora in affanno invece il trasporto pubblico, spesso costretto a fare i conti con i tagli dei tanti Comuni alle prese con problemi di bilancio.
«Per la crescente sensibilità dei suoi cittadini sui temi dell’ambiente, per l’avvio della strategia di sostenibilità “Vision 2025”, per l'implementazione di una serie di misure green nel corso degli ultimi dieci anni e per l’impressionante e funzionale rete di trasporto pubblico locale». È con queste motivazioni che la Commissione europea ha deciso di conferire a Lubiana il titolo di capitale verde d'Europa per il 2016.
Torna domenica 11 maggio l’appuntamento con la giornata nazionale della bicicletta, indetta dal ministero dell’Ambiente. Un evento pensato per sensibilizzare e promuovere iniziative a favore di una mobilità più salutare, ecologica e sostenibile. In particolare, questa edizione è l’occasione per consentire ai cittadini di provare l’esperienza di muoversi per le strade della propria città senza inquinare, praticando esercizio fisico e facendo così bene a se stessi, agli altri e all’ambiente. A cominciare dai più piccoli, veri protagonisti della giornata.
Tram, bike sharing, autobus elettrici, metropolitane, piste ciclabili. La mobilità sostenibile non è più solo una leva per la promozione di stili di vita salutari e di un ambiente sano: oggi può diventare un vero e proprio affare. Un volano per lo sviluppo e la creazione di nuovi posti di lavoro, in un momento in cui la stagnazione economica e una politica di rigore frenano la ripresa nel vecchio continente.
Una vacanza attiva, all’insegna del moto, a contatto con la natura e sposando una mobilità alternativa. È quanto propone la Val di Fiemme in Trentino, che dallo scorso anno ha messo a punto un sistema virtuoso dove tutti gli sforzi (umani, economici e infrastrutturali) sono finalizzati a raggiungere lo stesso traguardo: migliorare lo stile e la qualità della vita di turisti e residenti. Senza dimenticare, ovviamente, l’impatto e il ritorno dell’investimento sull’economia locale: come a dire, coniugare la qualità dei servizi a costi accessibili è possibile.
Dall’industria metalmeccanica per la costruzione di treni e biciclette al rilancio di professioni legate ai servizi come conducenti, bigliettai, addetti alle pulizie e alla sicurezza. Ma anche l’impiego di figure con competenze progettuali, ingegneristiche e di design. Senza dimenticare il mondo di tecnologi e informatici per la gestione e la logistica della mobilità, o gli sviluppatori di veicoli a basse emissioni. Infine, si fanno largo inedite professioni per inventare e proporre soluzioni amministrative e gestionali per servizi come il car e bike sharing.
È probabilmente vero che la filosofia che ruota attorno alla sostenibilità sia lontana dal consumismo più esasperato. Ma non si può certo affermare che sia ostile o disinteressata agli investimenti, allo sviluppo economico e, in ultima analisi, al profitto.
“Copenhagen, city of cyclist”, recita con fierezza lo spot promozionale della città danese. Da circa un secolo, la bella capitale nordica ha fatto del trasporto in bicicletta il suo punto di forza, divenendo esempio di eccellenza per la mobilità sostenibile in tutta Europa. Ma che cosa accadrebbe, se si potesse applicare questo sistema vincente anche alle altre capitali europee?