A Lubiana il premio “capitale verde d’Europa” 2016
- redazione
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«Per la crescente sensibilità dei suoi cittadini sui temi dell’ambiente, per l’avvio della strategia di sostenibilità “Vision 2025”, per l'implementazione di una serie di misure green nel corso degli ultimi dieci anni e per l’impressionante e funzionale rete di trasporto pubblico locale». È con queste motivazioni che la Commissione europea ha deciso di conferire a Lubiana il titolo di capitale verde d'Europa per il 2016. La città slovena ha sbaragliato la concorrenza delle altre 4 finaliste: Essen (Germania), Nijmegen (Olanda), Oslo (Norvegia) e Umeå (Svezia), a loro volta selezionate a partire da un gruppo più ampio di 12 candidate, tra le quali Reggio Emilia. Dopo Stoccolma, Amburgo, Vitoria-Gasteiz, Nantes, Copenhagen e Bristol, il titolo passa così a Lubiana, che è risultata la migliore in diverse categorie: dalla mitigazione dei cambiamenti climatici alla valorizzazione delle aree verdi urbane, dalla qualità dell’aria alla gestione delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti; senza dimenticare gli investimenti in mezzi pubblici, ecoinnovazione e occupazione sostenibile.
Il premio “capitale verde d’Europa” è stato ideato e voluto nel 2006 da Jüri Ratas, ex sindaco di Tallinn, per sostenere e incoraggiare tutte quelle realtà che lavorano e si impegnano ogni giorno per migliorare benessere, ambiente e qualità della vita delle città europee.
Le ragioni del successo
Tra le scelte vincenti che hanno permesso a Lubiana di aggiudicarsi il premio, sicuramente ha giocato un ruolo chiave la decisione presa nel 2007 di avviare un processo di trasformazione radicale della città entro il 2025 (strategia denominata appunto “Vision 2025”), grazie all’avvio di ben 93 progetti. L’obiettivo è rivoluzionare centro e periferia, riqualificando i vecchi edifici per trasformarli in strutture a emissioni e consumi zero, integrando fonti energetiche rinnovabili anche attraverso il riciclo dei rifiuti, promuovendo una mobilità sostenibile e dove possibile elettrica, moltiplicando le aree verdi e coinvolgendo i cittadini per modificare e migliorare i loro stili di vita.
Nel corso degli ultimi vent’anni, del resto, il sistema dei trasporti di Lubiana ha già vissuto profonde mutazioni. All’inizio degli anni ’90, con la disgregazione della Jugoslavia e l’indipendenza della Slovenia, la città ha conosciuto una rapida e improvvisa motorizzazione, con un aumento esponenziale del numero di auto private in circolazione. Già nei primi anni 2000 le autorità avevano quindi preferito virare verso modelli di mobilità alternativi, più sostenibili e attenti alla tutela di salute e ambiente. Fino ad arrivare al 2013, anno in cui il sindaco della capitale slovena ha deciso di intervenire drasticamente sulla riduzione del flusso di traffico in centro, limitando pesantemente la circolazione dei veicoli a motore e dando la massima priorità a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici. O alla loro combinazione: basti pensare, per esempio, che oggi sono oltre 1,6 milioni gli spostamenti che ogni giorno i cittadini di Lubiana compiono in bici grazie a “BicikeLj”, il sistema comunale di bike sharing.
Altri riconoscimenti per la capitale slovena
Quest’anno, inoltre, uno dei 19 progetti che hanno conquistato il premio (un finanziamento di 7 mila euro) della campagna “Do the right mix” per la settimana europea della mobilità sostenibile, è andato proprio a Lubiana. Si tratta di una nuova pista ciclabile che dovrebbe costeggiare, in tutta comodità e sicurezza, il fiume cittadino Ljubljanica e incrementare del 40% entro il 2015 il numero totale di spostamenti su due ruote in città. Il tracciato dovrebbe unire il giardino botanico con il castello Fužine, prima di attraversare il centro storico e raggiungere la vivace via Eipprova. Per lanciare l’iniziativa è prevista un’intensa attività di comunicazione e pubblicità, con inserzioni e articoli su giornali locali e siti web, l’organizzazione di eventi in bar e caffè, e anche una caccia al tesoro.
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