«In Europa è a rischio la sostenibilità dell’attuale modello, equo e universalistico, di cura e assistenza sociosanitaria». A pochi giorni dall’inizio del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, le parole pronunciate poche settimane fa dal commissario alla salute Tonio Borg al summit di Bruxelles sulle malattie croniche suonano come un monito per il vecchio continente.
invecchiamento attivo
Restare in forma e in buona salute anche quando gli anni passano. L’Unione europea conferisce un riconoscimento a 32 città e regioni per progetti e iniziative realizzati per la promozione del benessere degli anziani. I vincitori si sono distinti per le soluzioni innovative attuate in ambito tecnologico e organizzativo, grazie alle quali è stato possibile apportare miglioramenti all’efficienza del sistema sanitario e dell’assistenza sociale.
Infiammazione, morte cellulare, accumulo di stress e danni da radicali liberi. Quale che sia la causa principale dell’invecchiamento, si tratta di un processo che non si può arrestare ma del quale è possibile rallentare gli effetti. Le prospettive demografiche ed epidemiologiche prefigurano un inevitabile aumento del numero di persone non solo in età avanzata, ma anche in scadenti condizioni di salute.
«Non conta stabilire se essi siano da classificare tra città felici o infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni con le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati». Parola di Italo Calvino, che ne Le città invisibili racconta di prototipi urbanistici e sociali, reali e fittizi.