Il “grande freddo”, al cinema

Per chi ama godere del brivido degli sport invernali a casa e al caldo, una piccola (parziale) rassegna cinematografica.
21/01/2015
  • Samyra Musleh
freddo, sport e cinema

Dall’hockey all’alpinismo, dagli sci al pattinaggio: sono sempre più numerose le occasioni in cui gli sport invernali diventano protagonisti di storie e racconti per il cinema. Per chi adora la montagna e le sfide ad alta quota c’è per esempio “Vertical Limit”, pellicola del 2000 nata dall’idea di un singolare trinomio di registi: l’autore di “Casino Royal” Martin Campbell, il protagonista di “Apollo 13” Bill Paxton e Chris O’Donell, conosciuto come il Robin di “Batman” nella serie di Joel Schumacher. Il film racconta le avventure generazionali di una famiglia di alpinisti sulla vetta del K2, la cosiddetta montagna selvaggia appartenente alla catena dell’Himalaya, che con i suoi 8.609 metri di altitudine è la seconda cima più alta della Terra dopo l’Everest. Un family drama su uno sfondo paesaggistico estremo, che toglie il fiato e commemora in un certo senso le decine di alpinisti che fino ad ora hanno perso la vita scalando questo colosso. Una montagna che ha un primato tutto italiano: il 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, in una spedizione guidata da Ardito Desio, riuscirono a salire per la prima volta sulla vetta del K2 rientrando poi incolumi e vittoriosi dall’impresa. Una spedizione segnata però anche da tante polemiche e incomprensioni su quello che davvero avvenne tra il campo 8 e la vetta (il cosiddetto “caso K2”), negli ultimi giorni della scalata. Numerose discrepanze emergono nella relazione ufficiale redatta da Ardito Desio, molto diversa dalla versione dei fatti poi raccontata dal più giovane alpinista della cordata, l’allora 24enne Walter Bonatti.

Dai salti con gli sci ai pattini sul ghiaccio
Candide Towex, pioniere e campione di freeski (una variante del freestyle classico, introdotta negli anni Novanta), interpreta se stesso nel film “Few Words”. Per gli amanti dello sci più estremo o più in generale del freestyle, questo action movie del 2012 racconta le più ardue evoluzioni che Towex ha compiuto praticando questa incredibile disciplina negli ultimi quindici anni. Disciplina che ha assorbito lo stile e le acrobazie di sport come lo snowboard e lo skyboard, rendendo i salti e le evoluzioni sempre più estreme.

Dal regista di Pretty Woman, Charles Minsky, nel 2013 esce invece “Skating to New York”: un teen movie che ha per protagonista un’intera squadra liceale di hockey di una piccola città canadese. Il gruppo di ragazzi, dopo aver perso una partita importante, decide di affrontare l’impresa di attraversare il lago Ontario ghiacciato: 35 km sui pattini da hockey, partendo dal Canada e arrivando fino allo Stato di New York nel giorno più freddo dell'anno. L’avventura è un paradigma sull’insicurezza giovanile e la frustrazione adolescenziale, che trovano una risposta nel gioco di squadra: mettere insieme forze e risorse per vincere le paure e non abbandonare i propri sogni.

Coming soon
Last but not least, un’anteprima di un film ancora in produzione su una delle tragedie più note della storia dell’alpinismo, e da cui Marco Albino Ferrari ha tratto un grande classico della letteratura di montagna, “Freney ’61”.  Si tratta di “Bianco”, diretto da Daniele Vicari, già regista del discusso “Diaz. Non pulite questo sangue” (film sui fatti del G8 di Genova del 2001). La pellicola racconterà la prima impresa sul pilone centrale del Freney: si tratta di uno degli itinerari alpini di alta montagna più classici ed apprezzati, è il passaggio che permette di salire in cima al Monte Bianco lungo il pilastro di roccia posto alla quota più elevata di tutte le Alpi. Due cordate, una italiana e una francese per un totale di sette alpinisti, furono sorprese da una violenta ondata di maltempo che costò la vita a quattro di loro. Fu l’italiano Walter Bonatti, alpinista ed esploratore protagonista di altre numerose imprese ad alta quota (compreso appunto il K2 nel 1954), a dimostrare il coraggio e la determinazione necessarie per aprire una via sicura per la discesa dei superstiti.

 

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