L'esercizio fisico intenso fa male ai denti?

Così sembra, ma non è chiaro se sia colpa di una scarsa igiene orale “di categoria” o, per esempio, di modificazioni del microambiente della cavità orale legate alla riduzione della salivazione durante lo sforzo.
10/10/2014
  • Maria Rosa Valetto
attività fisica e igiene orale

Immagine: 

credit: Getty Images

Giovani, fisico scolpito e sorriso smagliate: ecco l’atleta tipo nell’immaginario collettivo. Ma se gli sportivi, a differenza di attori o cantanti, non devono ricorrere a Photoshop per correggere glutei o pancetta, dalla lettura di un paio di articoli scientifici che descrivono la loro fragilità sul versante odontoiatrico sorge il sospetto che potrebbero mascherare una dentatura imperfetta. A mettere la pulce nell’orecchio è stato uno studio realizzato in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012. Pubblicata sul British Journal of Sports Medicine a firma di un gruppo di odontoiatri britannici, svedesi e svizzeri, l’indagine ha verificato l’igiene orale di circa 300 atleti di 25 diverse discipline, provenienti un po’ da tutto il mondo.

Lo scenario è sconfortante, considerata l’anagrafe e, almeno in teoria, la cultura della cura del proprio corpo: nella maggior parte dei casi, infatti, gli specialisti hanno fatto diagnosi di “scarsa salute della bocca” con danno agli elementi dentari, sofferenze alle gengive, carie ed erosione dello smalto. Inoltre è emerso come più della metà degli atleti non si sia seduto sulla poltrona del dentista nell’ultimo anno. Uno su quattro riconosce il problema e uno su tre ne subisce un impatto negativo sulla qualità della vita. Dato che non è stato riscontrata alcuna associazione tra gravità del quadro clinico e provenienza degli atleti, è ragionevole escludere che i problemi siano riconducibili al difficile accesso alle cure in alcuni Paesi svantaggiati. Si tratta quindi di un problema generalizzato.

La saliva sul banco degli imputati
Ma mentre l’indagine olimpica non è andata oltre la semplice descrizione, gli odontoiatri dell’Università di Heidelberg hanno cercato una spiegazione, che propongono in uno studio uscito sullo Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports. Un gruppo di atleti è stato sottoposto a una visita odontoiatrica completa e ha risposto a un questionario sull’igiene orale e sulle abitudini alimentari, per esplorare in modo particolare l’eventuale assunzione durante l’esercizio fisico di sport & energy drink o di altre bevande. Sono poi stati effettuati prelievi di saliva, sia in condizioni di riposo sia durante una corsa su pista, a intensità crescente, della durata di circa 35 minuti. I risultati confermano che i denti degli atleti rischiano una precoce erosione dello smalto ed evidenziano una frequenza di carie che aumenta parallelamente ai tempi di allenamento. Di più: l’ipotesi più semplice, ossia gli effetti negativi di bevande zuccherate e barrette ricche di carboidrati, è stata scartata.

Una spiegazione alternativa viene fornita dall’analisi dei campioni di saliva, sempre più ridotti in quantità e sempre più elevati quanto a pH con il crescere dei carichi di esercizio. «Sappiamo che una saliva tendenzialmente alcalina favorisce il deposito di tartaro e altri problemi odontoiatrici, ma non sospettavamo che durante uno sforzo fisico intenso potessero avvenire cambiamenti così rilevanti nella bocca di un atleta», spiega Cornelia Frese, prima firmataria dello studio. «Diventa a questo punto importante dare qualche consiglio per limitare i danni, tenendo comunque presente che il piccolo gruppo di atleti di cui ci siamo occupati rappresenta una situazione estrema, di grande impegno sportivo, e che il collegamento con le ore di allenamento non è forte a sufficienza da implicare un nesso diretto di causa ed effetto». L’azione protettiva della saliva può essere certamente favorita da una buona e continua idratazione. E garantire l’igiene orale con l’uso regolare di spazzolino e filo interdentale rimane sempre la regola numero uno. Accompagnata, magari, anche da qualche controllo in più dal proprio dentista.

 

Aggiungi un commento

Plain text

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • The Lexicon module will automatically mark terms that have been defined in the lexicon vocabulary with links to their descriptions. If there are certain phrases or sections of text that should be excluded from lexicon marking and linking, use the special markup, [no-lexicon] ... [/no-lexicon]. Additionally, these HTML elements will not be scanned: a, abbr, acronym, code, pre.
CAPTCHA
Sistema anti spam. Compila il form sottostante per dimostrare di non essere uno spambot.
4
I
i
4
n
n
Inserisci il codice riportato SENZA gli spazi.